martedì 21 febbraio 2012

Eccomi di nuovo qui. Oggi vorrei raccontarvi come mi è venuta l'idea di questo blog. Era lo scorso agosto e io ero pigramente sdraiata sul lettino, in spiaggia, a prendere il sole. Chi mi conosce sa che adoro leggere, e mi piace leggere di tutto, dalla Kinsella a Camilleri, dalla Pitzorno a Coelho, dalla Serrano a Hornby. Narrativa contemporanea, saggistica, fantasy, chick lit, remake: datemi un bel libro e mi ci perderò dentro più che volentieri. Ma torniamo alla scorsa estate: ero lì che fantasticavo ad occhi aperti, pensando a quali libri avrei voluto leggere nei mesi successivi, quando mi sono ricordata che da un po' mi solleticava l'idea di avventurarmi attraverso i classici. Qualche classico l'avevo già letto: la Alcott e la Austen, per esempio, ma anche qualcosa di Dostoevskij, Tolstoj... Però non avevo mai intrapreso un vero e proprio percorso nei romanzi classici, e l'idea mi intrigava molto. Soprattutto, sono curiosa di sapere perché certi romanzi diventano dei classici intramontabili mentre altri vengono dimenticati nel giro di poco. Perché parliamo ancora oggi di Dickens, Salinger, Defoe, o di Calvino, Svevo, Manzoni? Cosa ha reso questi autori così speciali, e i loro libri così indimenticabili? Sarà merito dei personaggi, della trama, di ciò che ci insegnano? O magari è che sono libri che sembrano non invecchiare mai, risultando sempre attuali? Mi aspetto che la risposta si nasconda in mezzo a tutte queste ipotesi prese insieme, ma vorrei allora sapere come hanno fatto gli autori a scrivere dei classici. Chissà se se ne rendevano conto... E poi, quand'è che un libro diventa un classico? Chi è che lo decide? In base a cosa? Bene, l'estate scorsa ero lì con tutte queste domande che mi giravano per la testa, e mi sono resa conto che l'unico modo per trovare delle risposte era mettermi a leggere i classici. E ho pensato di tenere un diario in cui annotare le mie riflessioni, perché mi aspetto che questi libri mi facciano riflettere, e infine ho deciso di mettere questo diario su internet perché magari le mie riflessioni sarebbero potute risultare interessanti anche per qualcun altro. Ed eccoci qui.
A settembre sono andata a caccia di autori classici su internet, e alla fine ho trovato quasi 190 nomi, appartenenti a secoli diversi (dal '600 al '900) e a nazioni diverse (Italia, Spagna e America Latina, Francia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti e Russia). Piano piano cercherò di parlarvi di ognuno di loro, anche se probabilmente non li leggerò tutti tutti tutti - sono un po' tantini...
Intanto, l'altro ieri sera ho cominciato "La principessa di Clèves". Ho deciso di procedere per ordine cronologico, e questo romanzo, scritto da Madame de La Fayette nel 1678 (o quanto meno, pubblicato in quell'anno) è stato definito come il primo romanzo in assoluto. Per ora ho letto poche pagine, in cui c'è una sfilza di nomi di nobili e aristocratici che mi ha leggermente confuso le idee, ma stasera dovrei tornare all'attacco e scoprire qualcosa di più. Vi terrò aggiornati!