martedì 20 marzo 2012

Buongiorno, miei 3 lettori e mezzo! Dopo una settimana di silenzio stampa, eccomi di nuovo qui. Purtroppo, anche oggi ho davvero pochissimo tempo a disposizione, ma ci tenevo a fare un salto per festeggiare il primo mese di vita di questo blog! ^__^ In realtà avrei dovuto festeggiare ieri, ma sono stata tutto il giorno alla Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna e non ho avuto modo di scrivere. Quindi... un bell'applauso per questo blog! (Clap clap clap).

Tornando a parlare di libri, come vi avevo annunciato ho cominciato a leggere il "Don Chisciotte". Ho scoperto di essermi sbagliata: la "Principessa di Clèves" non è il primo romanzo mai scritto, visto che il "Don Chisciotte" è del 1605. Le mie fonti si sono sbagliate, dunque! Però sicuramente si può dire che la "Principessa" sia il primo romanzo psicologico mai scritto, mentre il "Don Quijote" è una parodia dei libri a tema cavalleresco. L'intento parodistico dell'autore, Miguel Cervantes Saavedra, è chiaro fin dal prologo del romanzo, e nei primi capitoli il protagonista viene descritto come un sognatore di mezza età che riesce a distorcere completamente la realtà per adattarla alla propria immaginazione: due prostitute gli appaiono come nobildonne; un oste e la sua locanda diventano un cavaliere e il suo castello; una ragazzetta pressoché insignificante viene elevata al rango di signora del suo cuore e ribattezzata da lui Dulcinea. In sella al suo fido Ronzinante, questo inconsapevolmente comico paladino parte per compiere mirabili avventure e soccorrere donzelle in difficoltà. Che cosa combinerà, in realtà?